Marilia Albanese ci accompagnerà alla scoperta della collezione Giuseppe e Paola Berger, costituita da placchette rituali hindu raffiguranti la divinità virabhadra, e presentata al pubblico nel 2018.
“Quella indiana di Virabhadra, l’incarnazione terrifica di Śiva - afferma Giuseppe Berger - è, fra le mie collezioni, quella più ampiamente rappresentata per numero di pezzi e la più diversificata sia per materiali usati che per le diverse epoche di lavorazione, dal XII al XXI secolo”.
I manufatti esposti, realizzati tra il XVII e il XIX secolo, testimoniano la fede popolare e colta nei confronti di un personaggio del pantheon hindu che si affermò soprattutto durante il regno di Vijayanagara, ultima splendida roccaforte prima della quasi completa conquista musulmana del Paese.
Gli oggetti analizzati – statuette e soprattutto placche in diversa lega – testimoniano la diffusione del culto nei diversi strati della popolazione, dall’ambito tribale a quello raffinato della cultura classica, con espressioni iconografiche quanto mai differenti, benché l’aderenza alla tradizione e il rifiuto di qualsiasi innovazione impongano canoni ben precisi.